Arte : De gustibus disputandum est ( e che caxxo ! )
Arte : De gustibus disputandum est ( e che caxxo ! )

Arte : De gustibus disputandum est ( e che caxxo ! )

 

L’arte questa sconosciuta

Per sintetizzare al massimo il suo significato possiamo affermare che, si tratta di arte tutto ciò che viene realizzato da attività umana e che porta a forme di creatività e di espressione estetica. Il tutto ovviamente ben condito da tecnica, studio e capacità innate nel rapportarsi con gli strumenti necessari alla realizzazione dell’opera.
Ora, e’ mai possibile che il termine ARTE sia diventato così di uso comune da essere attribuito ad ogni cosa che ci viene presentata ? La musica è arte, la pittura è arte, la narrativa è arte ma poi……. la cucina e’ arte, la floricoltura è arte, l’abbigliamento è arte, l’automobilismo è arte, lo sport è arte, per non parlare del porno li c’è arte a non finire e per finire le ceramiche per il cesso sono arte allo stato puro ! Beh….. un piccolo dubbio che devo togliermi riguarda quel sottile limite che delimita la vera arte dalla porcheria e dalla mistificazione che quotidianamente mi viene presentata ovunque. Dove posso trovare la stele di Rosetta per tradurre in modo efficace il messaggio artistico dietro ad ogni cosa??
Chi mi conosce sa che sono prevenuto su tutto ( anche su me stesso a volte ) e difficilmente attribuisco come artistico ad un “qualcosa” anche se piace a milioni di persone. E voi siete indifferenti a tutto ciò o un piccolo dubbio vi pervade ogni volta che sentite dire la frase…… Questa e’ arte ! Cosa ne pensate del fatto che ogni giorno un Pinco Pallino qualsiasi va a dormire come facciamo noi tutti e poi si risveglia la mattina come artista? E’ mai possibile che ogni cosa anche la più assurda possa essere equiparata ad arte dal primo Pinco Pallino che alza la voce. Beh… se la risposta è si, allora ibernatemi subito e risvegliatemi tra 1000 anni quando a tutti sarà ritornata la ragione !!!!
Prima di farmi ibernare desidero condividere con voi questo mio sproloquio su quando un “qualcosa” può essere attribuito come arte. A tal proposito vi pongo alcuni quesiti:
– voi amici mettereste mai in camera da letto un vecchio copertone d’automobile proveniente da una discarica??
– avete mai pensato di posizionare in bella mostra sulla mensola del salotto un tubo a gomito preso dallo scarico del vostro sanitario??
– da zero a dieci quanto vi rende felici appendere sopra la testiera del vostro letto un quadro la cui tela e’ stata dipinta con un getto d’urina??
Amici, il mercato su questo genere di “ammennicoli artistici” è in netta crescita e le proposte (grazie anche al web) si moltiplicano giorno dopo giorno. Però mi chiedo, se non siete voi a farlo crescere allora chi è che si compra tutta quest’arte borderline?

La crisi: tecnica, Ingegno, Sofferenza e furbizia.

La crisi non è altro che una astratta figura da tutti additata come la causa immemore di ogni male nel mondo ( personalmente non ne sono convinto ). Pare essere l’indiziata principale di tutta la sofferenza che affligge il settore artistico da gli anni 90 ad oggi. Che sia proprio così? Oppure la crisi non centra nulla e la colpa è dei nostri contemporanei artisti che si presentano al grande pubblico in modo poco credibile rispetto ai loro predecessori??
Brillanti, estroversi, curiosi, tormentati e pieni di fantasia come i fanciulli questi sono i geni del passato. Un punto fermo nello spazio e nel tempo per chi decide di dedicarsi anima e corpo in questo settore. In molti casi si presentavano come personaggi anonimi e associali, afflitti da problematiche economiche, sofferenze fisiche e umiliazioni personali che però non gli hanno impedito di raggiungere l’obiettivo di esternare al mondo la loro anima, trasformandola da una cosa astratta in qualcosa di tangibile che tutti potessero ammirare per sempre. RIPETO PER SEMPRE !!
Oggi non è più cosi, l’artista del 2000 si crea a tavolino con il marketing e con lo studio sul settore di mercato. ( come si fa con una salsa da usare in cucina ) Ci troviamo in una epoca social e di innovazione continua, nella quale ci stiamo abituando a ricevere nuovi stimoli in modo passivo così perdendo l’interessa verso la ricerca, lo studio della tecnica e l’estro in forma attiva. Ad aggravare il tutto ci si mettono i cosiddetti talent scout, che nel mercato globale cercano personaggi strani, assurdi, ridicoli quasi al limite del grottesco e questo solo per il fatto di compiacere quella fetta di pubblico che ama simili casi umani . Possibile che la gente preferisca realmente uno che dipinge sputando il colore dalla bocca, ad uno che sa destreggiarsi con il pennello come fosse l’estensione del suo braccio?? Tutto ciò solo per il fatto che fa più scena quello che sputa di quello che usa il pennello. ( Siamo realmente alla frutta o sono io che la vedo nera??)

Quando tutto ha iniziato a non girare più?

Quando anni fa, sia i mercanti d’arte sia gli agenti si sono trovati di colpo sprovvisti di novità (come autori) da introdurre nel panorama artistico mondiale, per sopravvivere hanno convinto i critici (che non avevano piu’ nessuno da criticare) a riadattare la definizione della parola “artista” a ciò che al momento poteva tornare utile. In pratica hanno avuto la geniale intuizione di girare la frittata al contrario, facendo passare chi tempo prima veniva definito come scadente, incapace e approssimativo, come un vero genio nella sua “specialità”. Cosi facendo sono riusciti ad assegnare ad un Pinco pallino qualsiasi il titolo di artista.

La classifica: quello che noi tutti vorremmo in casa nostra.

Girano per gallerie internazionali, fiere e congressi mostrando al pubblico la loro bravura sono:
1) I geni che presentano delle tele bianche (vuote), e che mettendo un cartellino a lato con il titolo opera IL BIANCO ! ( e grazie al cazzo dico io….. come non esclamare WOW di fronte a tanta fatica, sudore e sangue versato nello studio dell’arte )
2) Quelli che presentano opre tutte rosse, tutte blu, tutte gialle intitolandole poi > il mio periodo Rosso, mio periodo Blu, il mio periodo Giallo… (…. cavoli, ad averci pensato prima )
3) I signori del Patchwork che ostentano opere sulle quali hanno incollato stoffe a caso schizzandoci sopra vernice e colore acrilico in modo casuale. (se ci penso bene, in 2° asilo mia figlia era sulla buona strada per diventare un artista affermata)
4) Al quarto posto troviamo i maghi della raffinatezza e del buon gusto, quelli che esibiscono delle tele al profumo di URINA ( si avete capito bene )…. dentro una grande siringa miscelano i colori con la propria urina e poi il tutto viene spruzzato a caso su di una tela. Giuro che sono opere da migliaia di € ( in questo caso non c’hanno messo la loro anima per fare l’opera, ma solo i loro reni )
5) In fine troviamo gli Chef dell’arte, quelli che espongono tovaglie sporche di sugo, caffè e altro incorniciate come tele dipinte. ( non mi voglio ripetere, ma mia figlia da piccola era gia sulla buona strada visto come “dipingeva” la tovaglia di sugo )
Questi sono solo alcuni esempi (anche i più eclatanti ) ma ce ne sono tanti altri di simili con i quali potremmo riempire 10 volte il Louvre’ a Parigi. E di questi esempi se ne contano tantissimi anche nel resto dei settori artistici: Nella musica, nella fotografia, nella moda, nel cinema, ecc ecc ecc
Signori mi spiace dirlo ma io ne ho le scatole piene di queste ignobili cazzate spacciate come arte contemporanea, queste “bislaccherie” offendono la mia e spero l’altrui intelligenza. Mi auguro che se qualcuno vi propina ad un buon prezzo una tovaglia sporca di sugo ed incorniciata per bene, abbiate la decenza di chiedere lo sconto per le macchie…
Saluti a tutti MjN